giovedì 10 giugno 2010

Quarta lezione: "D'Agostino?" Assente"

Ebbene sì, questa me la sono proprio persa. L'unica cosa da fare era quindi vagare all'interno degli altri blog alla ricerca di qualcosa di "convincente"! e sono stata fortunata, perchè "manciu84", che ringrazio ovviamente, ha fatto bene i compiti a casa, e così la sua "narrazione" della lezione da me persa risulta molto chiara e soddisfacente! Ecco quello che è successo durante la mia assenza nell'aula K3 di via D'Azeglio 85:

"LEZIONE DEL 7/05/2010
Prof. Ferrandi
ARGOMENTO: giornalismo on-line. Visione e analisi dei siti delle principali testate europee e italiane.
Il punto di partenza della lezione è stato il diverso approccio alle news dei SITI WEB dei quotidiani rispetto ai GIORNALI CARTACEI, prendendo come esempio i risultati delle lezioni inglesi, dunque una NOTIZIA IN CORSO DI SVOLGIMENTO. Date l'ora (notte) e la situazione incerta delle elezioni è ovvio che le testate cartacee non possano "coprire" la notizia in modo completo ed esaustivo. A tal proposito è interessante notare come il Corriere della Sera e La Repubblica (che intorno alle ore 23,00 vanno in stampa) abbiano affrontato la notizia. La Repubblica si limita a "fotografare" la situazione in modo misurato e senza rischiosi sbilanciamenti verso azzardati pronostici. Dal lato opposto il Corriere adotta una linea più intraprendente e "rischiosa", riportando alcune dichiarazioni di Cameron in cui il leader dei conservatori afferma che il suo partito potrà governare da solo. I fatti daranno torto tanto a Cameron quanto alla scelta editoriale del Corriere. L'esempio è significativo della situazione in cui vengono a trovarsi i giornali cartacei quando devono confrontarsi con questo tipo di news. Essi non riescono a stare al passo con queste notizie per ovvie ragioni temporali, dovute alle routines produttive e di distribuzione a cui sono legati. Le testate cartacee si difendono affermando di colmere il gap temporale con l'APPROFONDIMENTO, ma, in realtà, un sito ben fatto oltre alla velocità nel dare le news è in grado anche di approfondirle. Il punto di forza del WEB è la sua innegabile capacità di seguire tutte le notizie IN TEMPO REALE. C'è però anche un punto debole, legato al poco tempo a disposizione per verificare la corretttezza delle notizie. Limite che, soprattutto per le testate on-line italiane, porta a elevare con troppo facilità alcuni avvenimenti al rango di EVENTI STRAORDINARI anche quando non lo sono. ( es. un presunto allarme bomba viene subito "sparato" a centro pagina senza le dovute verifiche salvo poi rivelarsi falso).
Uno dei principali problemi di Internet è legato al fatto che nessuna innovazione parte dal centro, ma bensì dsalle zone marginali, anche perchè la rete, per ragioni strategiche, dovute alla sua genesi come struttura militare, non ha un centro vero e proprio. Questo è ciò che è accaduto anche nel mondo dei quotidiani: ad es. in Italia la prima testata a sbarcare sulla rete con un progetto serio è stata l'UNIONE SARDA, dunque un quotidiano periferico nel panorama nazionale. Sostanzialmente le testate più grandi arrivano in rete piuttosto tardi tentando di riprodurre, almeno all'inizio, la struttura del giornale cartaceo. Il limite dei siti dei quotidiani italiani è da ricercare negli investimenti che, seppur in crescendo, sono sempre stati troppo esigui, con il risultato di avere redazioni on-line estremamente ridotte rispetto a quelle del cartaceo.
Dunque: PERSONALE RIDOTTO + MOLTO LAVORO = sui siti dei quotidiani italiani è sempre più frequente la pratica del copia/incolla.
Altro limite alla qualita' del prodotto rappresentato dal MODELLO DI BUSINESS adottato, un modello "ossessionato" dal NUMERO DI PAGINE VISTE. Così venfono spesso messe in evidenza (solitamente nella parte destra della home page) notizie di gossip unite a immagini o animazioni accattivanti, il tutto con lo scopo dichiarato di indurre il lettore al "CLIC".

Ma perchè i giornali italiani on-line sono fatti così ?
La ragione principale è appunto legata all'insufficienza degli investimenti, a cui vanno aggiunte carenze strutturali, ritmi di lavoro frenetici, scarsità di personale addetto, netta e controproducente divisione tra redazione on-line e redazione "di carta". Nei giornali americani non esiste una vera distinzione tra le due redazioni, ma c'è molta integrazione, il che porta ad avere siti di qualità che contengono notizie e non solo titoli, immagini e sommari, come invece accade per quelli italiani. Dunque in Italia il vero problema è relativo alla qualità, qualità che richiede investimenti, quindi "va pagata" e i costi gestione difficilmente vengono ammortizzati con la pubblicità (come avviene per i giornali di carta) perchè in rete la pubblicità non rende ancora abbastanza.
Da un'attenta osservazione di alcuni dei principali siti di quotidiani italiani, europei e americani, si nota comunque una grande omogeneizzazione sia nella disposizione delle news sia nei contenuti delle stesse. Sostanzialmente, oltre ai contenuti, anche l'impostazione grafica dei giornali (tanto nella versione cartacea quanto in quella on-line) è sempre più simile. Il perchè è presto detto, infatti, ad occuparsi dell'impostazione grafica sono in realtà un ristretto numero di multinazionali. Così accade che più giornali, anche "rivali", vengono "disegnati" da una stessa azienda. Grafica e contenuti sempre più simili e omogenei portano l' INFORMAZIONE ad essere sempre più simile a se stessa.

FOCUS
La Repubblica, quotidiano nazionale che, nonostante il gap della "giovane età", oggi vende solamente 30.000 copie in meno del Corriere e batte il celebre "rivale" per visite alle pagine on-line, a differenza del quotidiano di via Solferino (che lega le sue fortune ad una consistente diffusione in Lombardia), mira a legare il proprio nome ad una capillare ed omogenea distribuzione su tutto il territorio nazionale. Per ottenere tale scopo ha deciso di attivare redazioni on-line i vari capoluoghi di Regione e città ritenute strategiche in cui non fossero ancora presenti testate del gruppo Repubblica-l'Espresso. La scelta dell'on-line è determinata dai costi, infatti aprire redazioni "di carta" sarebbe costato decisamente troppo. (es. larepubblicaparma.it).
GERMANIA
In Germania la stampa è sostanzialmente divisa in due: da un lato quella di QUALITA', attente, precisa, a volte persino troppo seria e "noiosa", dall'altro quella POPOLARE e SCANDALISTICA più interessata alle notizie di gossip e costume. Questa distinzione la ritroviamo anche in Gran Bretagna.
FRANCIA
LE MONDE: il sito del quotidiano "Le Monde" ha un'impostazione molto seria, nella parte destra della pagina non appaiono quasi mai box "ammiccanti" con lo scopo di attirare l'attenzione del lettore. o spazio dedicato al gossip, nelle home page, è nullo o comunque molto esiguo.
LE FIGARO: questo sito è invece più simile a quelli italiani: con notizie anche più soft e maggiore spazio dedicato al gossip."


Molti dei concetti espressi in questo post non mi giungono nuovi: nella seconda lezione, che verteva principalmente sulla differenza tra giornalismo tradizionale e digitale, essi erano già stati sottolineati.
Inoltre, lavorando ormai da diversi mesi nella redazione di un giornale esclusivamente on-line, non posso che associarmi a quanto detto sulle differenze tra i due tipi di redazione. A mio parere, focalizzerei ancora di più una tra queste differenze: la DIVERSA GESTIONE DEL TEMPO. In una redazione on-line non è in alcun modo pianificabile il proprio lavoro, quando viene pubblicata un'agenzia devi riprenderla e pubblicarla a tua volta il più in fretta possibile, per essere più veloce della concorrenza. Ti riduci così a dei "copia-incolla" che sminuiscono il lavoro del giornalista, e che danno vita a quello che molti chiamano "giornalismo di bassa lega".
Ma purtroppo sono le regole del gioco, se rielabori troppo, gli altri arrivano prima di te.
Per fortuna che ogni tanto c'è anche lo spazio, o meglio il tempo, per articoli e servizi audio-visivi realizzati "ex-novo", che nascono interamente dalla propria testa!
Ah, giusto per la cronaca, io ho visto la redazione dell'Unione sarda sopra citata (ma solo dall'esterno)..non so quanto possa interessarvi, ma a me quel momento era piaciuto!

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